Brano: These Foolish Things - Bryan Ferry
Ogni canzone mi provoca un tipo di fantasticheria. Questa mi fa fantasticare di essere un regista che gira la scena di un film.
In questa scena ci sono io, vestito tutto di nero, con una giacca in pelle lunga e sotto di quest'ultima un completo elegante, camicia e pantaloni setosi e un braccialetto d'argento al polso sinistro. Molto semplice. Sono in un locale le cui luci soffuse hanno una tonalità tendente al marrone, qualche luce gialla qua e là. Un pò squallido insomma. L'unica cosa che porta eleganza al locale è un pianoforte nero laccato sul palchetto per i musicisti che, di tanto in tanto, suonano lì.
E' inverno avanzato, è notte tarda, fuori il cielo è coperto dalle nuvole e la nebbia abbraccia le strade. Non sono nella mia città, le strade ricordano vagamente quelle americane di basso borgo ma non so di preciso dove mi trovi.
Il locale non è molto frequentato, ci sono diverse coppiette nei tavoli attorno, io sono seduto nel tavolo in centro, con il volto verso il palco dei musicisti. Sulla parete alla sinistra è appesa una vecchia locandina, risalente più o meno agli anni cinquanta che pubblicizza un evento, l'unico evento abbastanza importante tenutosi in quel locale che sta in piedi da non so più quanti anni. Un famoso jazzista di colore aveva suonato lì. A dire il vero suonava lì quando nessuno sapeva ancora chi fosse, ma il padrone/barista del locale ne va molto fiero.
Sono solo, Bevo un bayles con ghiaccio. O meglio, lo contemplo. Ormai non so quanto sia rimasto di bayles, si è schiarito, credo che il ghiaccio sciolto lo abbia diluito. Ogni tanto dò un sorso. Effettivamente ha perso un pò del suo particolare sapore.
Il locale è abbastanza silenzioso, è semplice perdersi nei pensieri non essendoci stimoli attorno.
Passa il tempo, non so quanto di preciso, forse mezz'ora, forse un'ora, non me ne preoccupo...
Da dietro il palco, luogo coperto al pubblico, appare, con fare silenzioso, un uomo di mezz'età.. forse anche di più.. in frack scuro, camicia bianca setosa e papion nero. Porta i capelli semi-lunghi, scuri, all'indietro. La sua espressione è seria, dà una breve occhiata al pubblico, porta lo sguardo anche sul sottoscritto che lo osserva di sfuggita, solo per vedere chi fosse sbucato da dietro quel palco coperto. Si siede al pianoforte, attende silente per qualche istante, socchiude gli occhi per poi riaprirli e cominciare a suonare. E' Bryan Ferry e la canzone è These Foolish Things. Nessuno pare, però, dargli corda, credo che nessuno lo conosca. I presenti sono più o meno giovani, non sopra i trent'anni. Nemmeno io gli dò molta importanza, seppur mi ricordi qualcuno. Sono troppo concentrato a vincere la solitudine con i miei pensieri, il resto è contorno.
Da questo punto la camera si muove, portandosi sui vari presenti. Nessuno a parte me è solo, ognuno è in compagnia del suo partner. Ci sono sei coppie in tutto. Si porta sulla prima. I due sono molto passionali, si baciano ed accarezzano continuamente, le loro espressioni esprimono gioia ed amore, quando andranno a casa, faranno l'amore tutta la notte, è evidente. Sono felici. Dietro di loro c'è un cartello bianco, con una scritta in nero. Il font è un bastone, un'Helvetica bold. C'è scritto "3 settimane".
Ora la camera si porta sulla seconda coppia.
Sono seduti vicini, spesso, non continuamente, si accarezzano e si guardano con uno sguardo dolce. Lui gioca con le dita di lei, dopo di che porta la mano della ragazza alle labbra e la bacia. Ascoltano ed osservano sorridenti il cantante. E' possibile che, tornati a casa, facciano l'amore e magari in modo passionale. Anche dietro di loro c'è un cartello con le stesse particolarità.. c'è scritto "6 mesi".
La terza coppia presenta invece un fare un pò più annoiato, simile però alla coppia di 6 mesi. Lei si guarda attorno, cerca probabilmente qualche nuovo stimolo. Lui se ne accorge e le stringe la mano. Lei torna composta e sorride al suo uomo, stringendo anch'essa la di lui mano.
Stesso cartello anche dietro di loro.. c'è scritto "1 anno"
La quarta coppia è caratterizzata da uno sguardo ebete, perso nel vuoto. Lui regge il capo sulla mano destra. Lei idem. Osservano il cantante ma non lo ascoltano. Ogni tanto portano lo sguardo uno sull'altro, accennano, con difficoltà, un sorriso forzato. Tornati a casa non faranno l'amore, credo che prenderanno immediatamente sonno.
"3 anni"
I due "innamorati" del quinto tavolo sono in stato comatoso, hanno la fronte contro il tavolo e par che non respirino neanche. Non accennano ad un movimento. Non faranno l'amore, non so neanche se torneranno a casa, anzi, credo che metteranno le radici in questo locale.
Stesso cartello con scritto "5 anni"
L'ultimo tavolo è composto da una coppia datata. I due avranno si e no sui 65 anni. Lui ha i capelli diradati e bianchi mentre lei li ha sul rosso prugna, colorati al cento per cento. Osservano il cantante con molto interesse, lui ogni tanto applaude e commenta sulla sua bravura alla moglie, che a sua volta lo incita a fare silenzio. I due par che vadano d'accordo ma sono seduti distanti. Non accennano neanche ad un contatto fisico. Sorridono e scherzano.
Il cartello espone la scritta "35 anni"
Nel frattempo la canzone è andata avanti, ha preso forma. E' una canzone apparentemente allegra o forse lo è del tutto, dipende dallo stato d'animo dell'ascoltatore.
La canzone dopo un minuto termina e Bryan Ferry si alza, porta il busto verso di noi, ci porge un raffinato inchino e se ne va, scomparendo nello stesso luogo da cui è arrivato.
Io prendo il bicchiere, mi accorgo che ormai non c'è più traccia di bayles, è solo acqua sporca. La bevo lo stesso, mi aggiusto la giacca, prendo il portafogli che era sul tavolo, avendo pagato in anticipo il barista/proprietario ed esco.
Osservo attorno a me, è tutto come l'ho descritto all'inizio post, nebbia, notte e nuvole. Visibilità molto ridotta.
A questo punto lo schermo si fa nero e parte la scena successiva. Descriverò solo le prime battute.
E' mattina presto, fuori i giorno è arrivato, è quasi accecante. Fiochi i raggi che giungono dalla grande portafinestra nella mia stanza. Sono nel mio letto a due piazze e dormo. Sono scoperto dalla cintola in su, sono a petto nudo in posizione supina. I miei capelli sono tutti spettinati, l'espressione è piuttosto stupida, forse ridicola. La radiosveglia gracchia una vecchia canzone. E' These Foolish Things di Bryan Ferry.
Accanto a me non c'è nessuno.