Capolinea: Passi all'indietro

Ora che sono al capolinea mi accorgo del viaggio inutile che ho intrapreso.
Mi trovo qui al capolinea e non so dove andare. Non trovo interesse per nessun luogo, come non ne trovo più per quello in cui sono ora. Non mi resta altro che camminare all'indietro, essendo a conoscenza che non troverò le stesse cose. Sono però avvantaggiato... non le tollererei di nuovo.

Meditazione indotta transgenica

Com'è semplice essere forte e risoluto davanti ad una birra, quando i problemi non ti toccano, essendo vissuti da altri. Medita, 'o utente, medita!

Mi senti?

E' strano come, quando un grande signor nessuno parla, delle sue parole non si ricorda nessuno e, nello stesso tempo, quando un piccolo signor tutto fà la stessa cosa, le sue parole rimbombino nelle orecchie di molti.

Mi chiedo come si calcoli il valore dell'uomo.

Sotto il letto

Da bambino, ogni notte, prima di dormire, terrorizzato e nello stesso tempo affascinato, controllavo attentamente sotto il letto, così da poter essere tranquillo ed essere pronto per dormire.
Chissà cosa temevo di vedere.. spettri? Occhi nel buio? Mani che mi avrebbero afferrato e portato con loro?
Quando potevo finalmente dormire mi coprivo completamente con le coperte, da cui usciva fuori soltanto il naso, in modo da poter respirare. In estate questo mi portava a sudare molto, a fare il bagno nel sudore, ma ero troppo terrorizzato da scoprire il mio corpo, a rischio che qualcosa mi prendesse. Le coperte erano il mio rifugio personale, mi convincevo che avrebbero potuto proteggermi da chissà cosa, forse dalle paure personali di un bambino di sette anni.

Come tutti i bambini però avevo una vena di masochismo, riempendomi fino alla nausea con ogni tipo di film dell'orrore. Ne andavo pazzo. Adoravo ogni tipo di materiale dell'orrore, dai mostri di carta a quelli di plastica, che collezionavo quasi maniacalmente. Avevo centinaia di mostriciattoli di plastica, tutti disordinati in una cesta, con cui giocavo ore ed ore ed immaginavo di essere quello che preferivo. Immaginavo sempre situazioni differenti.

Per qualche bizzarro motivo oggi non sono tanto diverso da allora, continuo a coltivare gli stessi interessi, ascolto persino, più o meno, la stessa musica, continuo ad avere quell'immaginazione così intensa, che mi tiene spesso e volentieri sulle nuvole.
Non controllo più sotto il letto, non ho più paura, anzi, è diventato una specie di baule dei segreti, che contiene le mie stelle, le mie lune, i miei cari mostri di cartone che non fanno del male a nessuno. E' una grottesca metafora della mia intimità.

Forse la sostanziale differenza è che allora ero molto più razionale di oggi.. ;)

Ombra/luce